sabato 19 ottobre 2013

L'angolo verdura del GAS "Pan e Pessit"




L'elenco della frutta e la verdura disponibile per la settimana 43 del GAS "Pan e Pessit".
Chiusura ordine Martedì 22 ottobre ore 20.00.

ProdottoPrezzo Origine
VERDURA
Insalata lattuga 3,00 €/KgLombardia BIO
Cipolle Rosse2,50 €/KgLombardia BIO
Cipolle dorate2,50 €/KgLombardia BIO
Sedano3,20 €/KgLombardia BIO
Fagioli Borlotti4,00 €/KgVilla Licia
Cicoria da taglio0,80  €/MazVilla Licia
Pomodori misti2,80 €/KgVilla Licia
Cavolo Nero 2,80 €/KgVilla Licia
Porri3,50 €/KgLombardia BIO
Fiori di zucca1,00 €/mazVilla Licia
Aglio rosso0,90 €/HgLombardia BIO
Finocchi2,50 €/KgVilla Licia
Catalogna 2,80 €/KgVilla Licia
Zucchine2,00 €/KgVilla Licia
Fagiolini4,50 €/KgVilla Licia
Carote2,50 €/KgSicilia Bio
Rucola0,80 €/MazVilla Licia
Peperone Lombardo o Friggitello3,20 €/KgVilla Licia
Peperone2,70 €/KgVilla Licia
Peperoncino "Bacio di dama" picc.4,50 €/KgVilla Licia
Verza2,20 €/KgLombardia BIO
Cavolo cappuccio Rosso2,60 €/KgVilla Licia
Broccoletto2,80 €/KgVilla Licia
Zucca Marina1,80 €/KgVilla Licia
Zucca Butternut1,80 €/KgVilla Licia
Prezzemolo0,80 €/MazVilla Licia
FRUTTA
Uva 3,50 €/Kg Sicilia BIO
Mele royal gala2,50 €/KgTrentino BIO
Mele Golden2,50 €/KgTrentino BIO
Mapo2,80 €/KgSicilia BIO
Limoni3,00 €/KgSicilia BIO
Uova fresche0,30 €/KgVilla Licia

Al gas PAN e PESSIT manca una sede: il GAS è stato mandato via per ragioni "molto nobili".

Non è che qualcuno ha un locale vuoto, anche un cassot, da affittare e prezzi popolarissimi per poterci mettere la roba? 

mercoledì 16 ottobre 2013

Approvata la legge regionale contro il gioco d'azzardo

Ieri è stata approvata all'unanimità la legge regionale controi il gioco d'azzardo:

Essa, in estrema sintesi; prevede che sia:

  • Vietata la pubblicità sui mezzi puibblici
  • Vietata l'istallazione di nuove slot a meno di 500 m da luoghi sensibili (scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali di ambito socio-sanitario, centri giovanili e oratori)
  • I comuni hanno il potere di identificare in proprio altri luoghi sensibili.
  • I gestori dei locali dovranno frequentare corsi (sono previste multe).
  • Ci sarà uno sconto dell IRAP per chi disistallerà le slot.
  • Ci sarà un incremento dell IRAP perchi terrà le slot.
  • La regione deginirà un marchio "NO SLOT" che i conumi rilasceranno.
  • Verrano destinate le maggiori entrate IRAP sia nell'assistenza dei ludopatici sia per sostenere i gestori che avrenno "difficoltà" per la disistallazione degli apparecchi.


Una proposta per Sulbiate: se Brentana ha già i suoi bei luoghi sensibili, si potrebbe (questione di volontà) definirne un altro a Sulbiate Inferiore (il castello, l'altare della patria, il pozzo della piazza) e un altro a Sulbiate Superiore (la cabina del telefono o villa Baraggia). Che ovviamente sono esempi a caso ma che coprono l'intero villaggio.

"Non vinco perché lo dice la scienza dei giochi; io non sono il Banco e quando c'è un gioco in cui parto decisamente sfavorito, non vedo perchè dovrei giocarci, per trovare un effimero aumento delle mie endorfine?"
Dal sito: "#NoSlot Blogger italiani contro il gioco d'azzardo"

martedì 15 ottobre 2013

Il film che non c'è stato

Sabato sera era prevista in auditorium la proiezione di un film sul Camino de Santiago.
La proiezione non c'è stata per problemi tecnici: l'audio era pessimo.
Ero presente e non posso che esprimere sincera solidarietà a Simona per tutto quello che ha fatto per realizzare la serata.
Ho visto come da sola si è data da fare! Sola un po' come a rimarcare che la cultura non sia un argomento di importanza condivisa. Con la cultura non si mangia....
Ma la domanda di molti dei presenti era: non sarebbe stato il caso di fare delle prove accurate e in anticipo da parte di un tecnico che conosceva l'impianto audio?



In seguito il testo dell'introduzione al film che non c'è stato.

Brevissima leggenda del Camino di Santiago

La storia inizia 50 giorni dopo la resurrezione di Gesù Cristo cioè dalla Pentecoste.
Gli apostoli riuniti con Maria ricevono lo Spirito Santo, che si manifesta con lingue di fuoco sopra di essi. Acquisiscono miracolosamente la capacità esprimersi in molte lingue, ora sono pronti a diffondere il Vangelo nel mondo.
Il pescatore Giacomo, il fratello di Giovanni, il figlio di Zebedeo, l’apostolo detto “figlio del tuono” per il suo carattere “focoso” partirà per l’evangelizzazione della penisola iberica. 
La Spagna era abitata da popolazioni Celtiche, soprattutto in Galizia dove ancora ai giorni nostri ci sono testimonianze.
Le predicazioni non raggiungono lo scopo! Gli abitanti della Spagna non ne vogliono sapere di seguire la nuova religione.
Tanto che, secondo la tradizione il 2 Gennaio del 40, la Vergine Maria, per confortare l’apostolo deluso e sconsolato per l’inefficienza della sua predicazione, appare vicino alle sponde del fiume Ebro nella città di Saragozza. La Vergine gli dona un pilastro, chiedendogli di edificare nelle vicinanze un tempio in suo onore (Virgen del Pilar). Questa è la costruzione cristiana più antica della Spagna e forse di tutto il mondo.
Ma gli abitanti della Spagna avevano la testa dura e della buona novella continuano a non volerne sapere! Giacomo, completamente deluso da questa esperienza, ritorna a Gerusalemme e sarà una figura di primissimo piano della chiesa primitiva.
I cristiani infastidiscono le autorità, predicano nelle strade e nelle sinagoghe. Il re Erode Agrippa trova il modo si condannarlo a morte per decapitazione nel 44 DC.

Due suoi discepoli Attanasio e Teodoro trasfugano il corpo. Lo caricano su di una barca che andando alla deriva raggiunge le coste di quella Galizia che tante delusioni gli diede in vita.
L’approdo è nel villaggio di Padron nei pressi di Finis terra, la regina pagana Lupa regna in quei luoghi, per  i discepoli quello è il luogo indicato per la sepoltura, chiedono alla nobildonna il permesso di seppellire il corpo di Giacomo.
L’atteggiamento della regina è ambiguo, domanda un parere alle autorità romane, le quali invece imprigionano i due discepoli. Ma questi riescono ad evadere in maniera miracolosa e rocambolesca con l’aiuto di un angelo.
Lupa permette loro di  prendere due buoi selvatici per trasportare il corpo dell’apostolo, la regina si aspetta che i buoi si rifiutino, ma invece miracolosamente diventano mansueti e accettano il giogo per tirare il carro con il cadavere di S. Giacomo, gli animali partono senza guida per una meta sconosciuta.
La regina pagana, alla vista di questo fatto si converte immediatamente al cristianesimo.
Dopo molto tempo di viaggio i buoi sono sfiniti e assetati. Scavano con le zampe e subito l’acqua sorge. Questa oggi è la fonte del collegio de Fonseca in Rua del Franco a Santiago di Compostella.
I buoi ripartono e arrivano in un vicino campo della regina Lupa, li viene seppellito il corpo dell’apostolo. Di esso si perderà la memoria per lungo tempo

Passano quasi 800 anni, la Spagna è non è più pagana, ma gli arabi dominano territorio.
Nel 813 un monaco eremita Pelagio, preavvertito da un angelo, tutte le sere vede della luce sopra un campo abbandonato. Il fenomeno è chiaramente miracoloso.
Insiste con il suo vescovo Teodomiro affinché si facciano verifiche.
Il vescovo accetta, si scava nel campo luminoso (campo delle stelle) e si trova una tomba con tre corpi. Un corpo decapitato e una testa è contenuto in un sarcofago marmoreo con la scritta: “Qui giace Giacomo figlio di Zebedeo e Salomè”. Non può che essere la spoglia di S. Giacomo.
La scoperta della tomba è certamente un segno del destino, la notizia si diffonde rapidamente, inizia il pellegrinaggio alla tomba del santo, si costruisce una cappella, che in seguito diventerà la sontuosa cattedrale di Santiago di Compostella.
La scoperta della tomba dell’apostolo diventa quindi il legante degli abitanti della penisola iberica per la lotta contro gli arabi. E’ il cemento per l’unione dei principi cristiani contro gli arabi.
Infatti due sono le figure iconografiche di Santiago (Santo Yago) tra loro in contraddizione: 
Santiago pellegrino: il povero che predica e converte)
Santiago matamoros: il guerriero sterminatore). Le leggende del tempo affermano che quando le battaglie con gli arabi (Clavijo)  prendevano una brutta piega arrivava Santiago su di un cavallo che con la sua spada faceva strage di mori.
Con la liberazione dalla dominazione araba e con l’avvento del sacro romano impero l’Europa si unisce e i pellegrinaggi diventano sempre più frequenti e diffusi.
Tre le ragioni principali della diffusione dei pellegrinaggi:
1. acquisire indulgenza
2. conoscere il mondo
3. espiare colpe: ai ladri e gli assassini veniva imposto il camino per allontanarli.
Il camino durava anni, almeno un paio.
In una Europa politicamente molto divisa in principati, l’unica entità in grado di rilasciare un lasciapassare rispettato era la chiesa, da qui l’usanza della richiesta della compostela negli hospitales del camino anche ai nostri giorni.
Si dice che il Cammino di Santiago sia il primo pilastro dell’Europa Unita attuale
Gli oggetti distintivi del pellegrino erano:
1. il mantello per coprirsi in cammino e nel sonno
2. il bastone per difendersi da animali e briganti 
3. la zucca vuota da usare come borraccia.
4. la conchiglia che aveva 2 funzioni sia quella di raccogliere acqua per bere ma soprattutto quella di dimostrare, per chi doveva pellegrinare per punizione,  che si era raggiunta la meta: Santiago e l’oceano.

Santiago non è sul mare dista circa 100 km, il pellegrino è solito ad andare a Finis terre per bruciare qualche vestito e abbandonare le sue scarpe. Lo scopo di raggiungere l’oceano è ricordare l’attracco della barca con il corpo dell’apostolo ma anche per finire il viaggio al confine del mondo oltre che raccogliere la conchiglia.
In tutto il Medio Evo il Camino ha registrato un crescendo di successo, ne sono testimonianza le chiese, gli ospedali, e soprattutto i portali scolpiti che insegnavano ai pellegrini la bibbia e in particolare l’apocalisse. Portali delle chiese avevano una funzione didattica insegnavano al pellegrini la bibbia e soprattutto l’apocalisse.  Mentre i pellegrini medioevali, non necessariamente istruiti, erano perfettamente in grado di interpretare anche le allegorie più complesse noi moderni abbiamo grande difficoltà a capire il messaggio. 
Dopo il 1600 (con il rinascimento, la scoperta dell’America, l’introduzione del metodo scientifico) il camino perse di interesse. Un flusso minore ma continuo di pellegrini è comunque continuato ininterrottamente nei secoli.
La rinascita del camino inizia negli anno 60 per merito di Don Elias Valina Sampedro. Egli nel 1958 diventò parroco di Pedrafita do Cebreiro fino al 1980. Egli era un profondo storico del Camino e per ridare un po’ di vitalità al villaggio, iniziò a scrivere guide e soprattutto girare tutta la Spagna con la sua Renault 4, il parroco, fornito di contenitori di vernice gialla, marcava il percorso con la “flecha amarilla”: il Camino de Santiago moderno rinasce.
La visita di papa Woityla che percorse un tratto del cammino nel 1989 a Santiago, la dichiarazione di Cammino Europeo e in seguito i romanzi i film e le trasmissioni televisive ne hanno consacrato il successo.
1985 1990 2000 2010 2012
2000 5000 55000 270000 190000

Il percorso classico, il più noto, quello consigliato per chi vuole fare una prima esperienza di cammino è il Camino Frances. Da S. Jean Pied di Port a Santiago di Compostella. Quello codificato e segnato da Elias Valina passa i Paesi baschi, la Rioja, la Navarra, la Castiglia, Il Leon, la Galizia, è lungo circa 850 km.
Esso è l’incontro di tre cammini che partivano da Vezelay dove ci sono le spoglie di Maria Maddalena, da rue S. Jacques a Parigi e da le Puy en Velay
Importante per noi italiani è il cammino aragonese che inizia da Arles (dai Cimetière des Alyscamps) che viene raggiunta seguendo la costa ligure.
Gli altri camini storici altrettanto importanti oltre il pellegrinaggio alla tomba di S. Giacomo sono:
la via Francigena che partendo da Canterbury attraversa la Francia e arriva a Roma alla tomba di S. Pietro
al sepolcro di Cristo a Gerusalemme

Giores Ciborish

domenica 13 ottobre 2013

L'angolo verdura del GAS "Pan e Pessit"

Ecco la frutta e la verdura disponibile per la settimana 42 del GAS "Pan e Pessit".


Chiusura ordine Martedì 15 ottobre ore 20.00.





Prodotto Prezzo  Origine
VERDURA
Insalata lattuga  3,00 €/Kg Lombardia BIO
Cipolle Rosse 2,50 €/Kg Lombardia BIO
Cipolle dorate 2,50 €/Kg Lombardia BIO
Sedano 3,20 €/Kg Lombardia BIO
Erbette 2,80, €/Kg Villa Licia
Cicoria da taglio 0,80  €/Maz Villa Licia
Pomodori misti 2,80 €/Kg Villa Licia
Cavolo Nero  2,80 €/Kg Villa Licia
Piattoni Verdi 4,00 €/Kg Villa Licia
Fiori di zucca 1,00 €/maz Villa Licia
Aglio rosso 0,90 €/Hg Lombardia BIO
Finocchi 2,50 €/Kg Villa Licia
Catalogna  2,80 €/Kg Villa Licia
Zucchine 2,00 €/Kg Villa Licia
Fagiolini 4,50 €/Kg Villa Licia
Carote 2,50 €/Kg Sicilia Bio
Rucola 0,80 €/Maz Villa Licia
Peperone Lombardo o Friggitello 3,20 €/Kg Villa Licia
Peperone 2,70 €/Kg Villa Licia
Peperoncino "Bacio di dama" Piccante 4,50 €/Kg Villa Licia
Verza 2,20 €/Kg Lombardia BIO
Cavolo cappuccio Rosso 2,50 €/Kg Villa Licia
Broccoletto 2,80 €/Kg Villa Licia
Zucca Marina 1,80 €/Kg Villa Licia
Zucca Butternut 1,80 €/Kg Villa Licia
Prezzemolo 0,80 €/Maz Villa Licia
FRUTTA
Uva  3,50 €/Kg  Sicilia BIO
Mele royal gala 2,50 €/Kg Trentino BIO
Mele Golden 2,50 €/Kg Trentino BIO
Mapo 2,80 €/Kg Sicilia BIO
Limoni 3,00 €/Kg Sicilia BIO
Uova fresche 0,30 €/Kg Villa Licia

Al gas PAN e PESSIT manca una sede:
Non è che qualcuno da un locale vuoto, anche un cassot, da affittare e prezzi popolarissimi per poterci mettere la roba?

mercoledì 9 ottobre 2013

Qualcuno ci prova a contrastare del gioco d'azzardo

Oggi pomeriggio nella Sala Alessi del comune di Milano avverà pubblicamente il lancio della proposta di legge di iniziativa popolare contro il gioco d'azzardo.

Verrà chiesto ai Sindaci e ai loro delegati di intervenire con la fascia tricolore, per dare maggiore forza all’iniziativa: azione importante, soprattutto, di fronte all’ennesima, ultima sentenza del Consiglio di Stato (26 sett. 2013) che stabilisce che non devono essere i sindaci a determinare l’orario delle sale con videoterminali per i giochi, bensì i questori, i soli in grado di presidiare gli interessi di particolare rilievo pubblico che coinvolge il settore del gioco e delle scommesse con vincita in denaro; individua inoltre il Tar del Lazio quale l’unico competente per l’esame di eventuali profili di illegittimità.

L'incontro prervede:
1. saluto e accoglienza del Comune di Milano da parte del Consigliere David Gentili, Presidente della Commissione antimafia, che ha collaborato alla stesura della legge
2. presentazione della legge e delle procedure per la raccolta delle firme
3. interventi e testimonianze di Sindaci, Assessori, Consiglieri, esponenti di associazioni e comitati: interventi molto brevi, di 2-3 minuti, per avere tante testimonianze
4. apposizione delle firme sui manifesti

Ai Comuni, alle associazioni, ai comitati e ai cittadini che interverranno saranno consegnati i moduli per la raccolta delle firme, con le relative istruzioni.

domenica 6 ottobre 2013

Olio EXTRAVERGINISSIMO di oliva




Anche quest'anno il GAS "Pan e Pessit" ha decisio, come ormai da diversi anni, di fare un acquisto collettivo di olio toscano.

Al sito: http://www.pievesluce.com/index.html le informazioni della cooperativa di produttori.

Il prezzo probabilmente rimarrà invariato, come già da tre anni!.

La qualità sarà buona aper le condizioni climatiche favorevoli.

Chiusura ordine 20 Ottobre!




sabato 5 ottobre 2013

L'angolo verdura del GAS "Pan e Pessit"

Ecco la frutta e la verdura disponibile per la settimana 41 del GAS "Pan e Pessit".


Chiusura ordine Martedì 8 ottobre ore 20.00.



Prodotto Prezzo  Origine Note
VERDURA
Insalata lattuga  3,00 €/Kg Lombardia BIO
Cipolle Rosse 2,50 €/Kg Lombardia BIO
Cipolle dorate 2,50 €/Kg Lombardia BIO
Sedano 3,20 €/Kg Villa Licia-Lomb.
Erbette 2,80, €/Kg Villa Licia
Cicoria da taglio 0,80  €/Maz Villa Licia
Pomodori misti 2,80 €/Kg Villa Licia
Cavolo Nero  2,50 €/Kg Villa Licia
Piattoni Verdi 4,00 €/Kg Villa Licia
Fiori di zucca 1,00 €/maz Villa Licia
Aglio rosso 0,90 €/Hg Lombardia BIO
Melanzane 2,10 €/Kg Villa Licia
Catalogna novella 2,80 €/Kg Villa Licia
Zucchine 2,00 €/Kg Villa Licia
Fagiolini 4,50 €/Kg Villa Licia
Carote 2,50 €/Kg Sicilia Bio
Rucola 0,80 €/Maz Villa Licia
Peperone Lombardo o Friggitello 3,20 €/Kg Villa Licia
Peperone 2,00 €/Kg Villa Licia Offerta!
Peperoncino "Bacio di dama" picc. 4,50 €/Kg Villa Licia Da ripieno
Zucca Butternut 1,50 €/Kg Villa Licia
Prezzemolo 0,80 €/Maz Villa Licia
OFFERTE
Peperoni verdi 1,80 €/Kg Villa Licia Min 3 Kg
Peperone Lombardo 2,70 €/Kg Villa Licia Min 3 Kg
Zucchine 1,50 €/Kg Villa Licia Min 5 Kg
FRUTTA
Uva bianca 3,50 €/Kg  Sicilia BIO
Mele royal gala 2,50 €/Kg Trentino BIO
Mele Golden 2,50 €/Kg Trentino BIO
Mapo 2,80 €/Kg Sicilia BIO
Limoni 3,00 €/Kg Sicilia Bio
Uova fresche 0,30 €/Kg Villa Licia

Da cosa scappano i migranti?

L'italia è ancora sotto shock per la tragedia di Lampedusa.

Da cosa scappano i migranti per rischiare la vita?
Forse dalla guerra e dalle violenze.
Forse da una servizio di leva infinito?
Forse dagli stenti e dalla fame?

Perchè giovani donne anche incinta affrontano un viaggio impossibile?
Forse per cercare un possibile futuro per i figli.

Forse molti hanno solo l'aspirazione di una vita migliore.

Troppi forse, allora pechè non lo chiediamo ai nostri concittadini che hanno preso questa decisione e che ora vivono in Sulbiate?




Ho grande considerazione e rispetto dell persone che nel nostro paese dedicano del tempo per inseganre gli elementi di base della nostra lingua alle donne immigrate.
Mi viene la voglia di un suggerimento in punta di piedi:
perchè non iniziamo a chiedere a loro di raccontarci le loro esperienze?
perchè non rendere pubbliche le loro storie?

Probabilmnete non sarà una cosa facile, ma sicuramente potrebbe essere un elemento di conoscenza e quindi di integrazione, non solo è fondamentale che loro ci conoscano, attraveso l'italiano, ma potrebbe essere  importante per noi iniziare a conoscere loro, attraverso le loro storie, che mi auguro essere state meno drammatiche di quelle raccontate dai media.

Potrebbe anche essere un buon esercizio per esprimersi nella nostra lingua, ma avrebbe altrettanto valore umano anche se la storia fosse racconatata in francese, arabo, inglese, swahili ....

Forse una delle signore più coraggiose o i loro compagni, una qualche sera, la loro esperienza potrebbe anche raccontarcela. 

La macchina

Sul sito: http://www.salviamoilpaesaggio.it ho trovato questa bella provocazione che condivido in molte parti. Solitamente non mi va di ricopiare parti trovate qua e la' ma in questo caso, visto l'argomento, mi pare che ne valga la pena considerare questo contributo. E' un po' lungo ... ma si legge bene!



" ........

L’Italia è uno dei paesi più motorizzati del mondo. Secondo una classifica compilata da wikipedia sulla base di dati ufficiali, in Italia nel 2010 c’erano 679 veicoli a motore, due ruote escluse, ogni mille abitanti. Siamo i decimi in assoluto ma, togliendo dalla classifica paesi minuscoli e ricchissimi come San Marino, Monaco, Liechtenstein e Lussemburgo, saliamo al sesto posto, davanti a quasi tutto il resto d’Europa.

Di questi tempi si sente tanto parlare di automobili ecologiche, non rendendosi conto che si tratta di un ossimoro. L’automobile ecologica non esiste. Tralasciamo per un attimo il fatto che anche produrre energia, per lo meno al momento, inquina, che le fonti rinnovabili non bastano per i trasporti e che il consumo delle materie prime e dell’energia necessarie per dotare di un’auto, per quanto ecologica, ogni essere umano del pianeta ci porterebbe ancora più velocemente al collasso; soffermiamoci invece su quello che ogni auto, per quanto “ecologica”, non può non fare: occupare spazio.

Proviamo a fare un calcolo partendo dal dato di un rapporto Istat del 2010: in Italia ci sono oltre 600 auto ogni mille abitanti. Questo significa 35 milioni di automobili (arrotondando per difetto). Le dimensioni medie di un parcheggio si aggirano sui 12,5 metri quadri; per cui, senza nemmeno circolare, le automobili possedute dalla collettività degli italiani coprono già 437,5 chilometri quadrati: due volte e mezzo l’area dell’intero comune di Milano. Questo è uno dei motivi principali per cui le città italiane si sono espanse così tanto: bisognava fare posto alle macchine.

Ogni auto, inoltre, non occupa solo il proprio parcheggio notturno, quando i proprietari la lasciano ferma vicino a casa, su strada o in garage: ha bisogno di strade per spostarsi, tanto più larghe quanto più traffico c’è, e di disponibilità di parcheggi ovunque vada, nonché di stazioni di servizio, autogrill, autolavaggi, concessionarie e carrozzerie – tutti più ingombranti dei loro equivalenti per biciclette.


Non si può costruire o ristrutturare nulla senza pensare a un relativo parcheggio annesso. E i parcheggi, in qualsiasi modo li si realizzi, sono una delle cose più brutte che esistono – come sono brutti i centri storici, le piazzette, i monumenti, quando le automobili li coprono visivamente e spezzano l’armonia d’insieme. Sono brutti anche i luoghi naturali, come fiumi, spiagge, parchi o angoli di campagna, nel momento in cui si riempiono di automobili: la città che fugge da se stessa portandosi dietro la sua parte peggiore.

Inoltre, rendendo velocemente (o così pare) raggiungibili posti lontani, la diffusione dell’auto ha incoraggiato lo sviluppo di centri commerciali e servizi fuori città, contribuendo all’asfaltatura dell’Italia e all’abbandono di centri storici dove, ahimè, “non si trova parcheggio”.

Tutto questo può sembrare banale: le auto occupano spazio, è ovvio. Eppure questa banalità sembra assente dal dibattito sul consumo di suolo. Soprattutto, a me pare assente dai comportamenti di chi si batte per l’ambiente.

La bicicletta, ormai, è quasi di moda, tra ambientalisti e non – ma lo slogan più frequente è: lascia a casa l’auto, non: vendila.

Ma liberandosi dell’auto le si impedisce di occupare spazio anche quando non viene utilizzata, cioè quasi sempre, e soprattutto si inizia a creare un paese diverso, in cui la domanda di trasporto pubblico e di intermodalità è autentica, quasi disperata: chi sa di poter comunque contare sull’auto in casi di emergenza o per la solita gita della domenica (o protesta contro la lottizzazione) difficilmente si batterà per un trasporto pubblico decente. Con il sole, la bici. Con la pioggia, la macchina. Gli altri si arrangino.

La battaglia per la sola ciclabilità non ha senso, è la battaglia dei privilegiati, di quelli che godono della buona salute necessaria per pedalare, e che se non hanno voglia di sudare o di prendere la pioggia possono sempre ricorrere all’auto. Ma chi non può permettersi la macchina e non ce la fa a pedalare per distanze lunghe, chi è in carrozzina, è molto vecchio o è malato come deve muoversi se i trasporti pubblici sono insufficienti? Lo stiamo vedendo con gli anziani rimasti nei piccoli paesi della montagna friulana, che non possono più guidare, non hanno servizi vicini e hanno visto tagliare le corse di trasporto pubblico: sono rimasti come in trappola.

È vero: anche i mezzi pubblici occupano spazio. Ma possono portare decine o centinaia di persone per corsa, e anziché stare fermi per la maggior parte delle loro vite, come le auto, passano la giornata a spostare persone, risparmiando un’enormità di viaggi singoli e relative necessità di strade e parcheggi.

Per convinzione personale e anche come esperimento, da quasi nove mesi mi rifiuto di salire su un’automobile, anche se piena, anche se condivisa (a chi mi dice che non potrebbe fare come me neanche volendo, consiglio il sito senzauto.it, che raccoglie storie vere di persone che vivono senz’auto ma hanno figli piccoli, animali domestici, lavori lontani, carichi da portare…). È un’esperienza molto istruttiva: solo da fuori si può capire la potenza, l’invasività, il dominio assoluto della civiltà dell’automobile.

.......

Nonostante i proclami, nessuno degli ambientalisti .... che conosco è veramente interessato ai trasporti pubblici. Mi dicono che costano troppo.

E l’automobile, quanto ci costa? Quante strade, parcheggi, quanto rumore, quanto inquinamento, quanti incidenti, quante morti per cancro e malattie respiratorie? Quanto consumo di suolo?

Gaia Baracetti"