martedì 15 ottobre 2013

Il film che non c'è stato

Sabato sera era prevista in auditorium la proiezione di un film sul Camino de Santiago.
La proiezione non c'è stata per problemi tecnici: l'audio era pessimo.
Ero presente e non posso che esprimere sincera solidarietà a Simona per tutto quello che ha fatto per realizzare la serata.
Ho visto come da sola si è data da fare! Sola un po' come a rimarcare che la cultura non sia un argomento di importanza condivisa. Con la cultura non si mangia....
Ma la domanda di molti dei presenti era: non sarebbe stato il caso di fare delle prove accurate e in anticipo da parte di un tecnico che conosceva l'impianto audio?



In seguito il testo dell'introduzione al film che non c'è stato.

Brevissima leggenda del Camino di Santiago

La storia inizia 50 giorni dopo la resurrezione di Gesù Cristo cioè dalla Pentecoste.
Gli apostoli riuniti con Maria ricevono lo Spirito Santo, che si manifesta con lingue di fuoco sopra di essi. Acquisiscono miracolosamente la capacità esprimersi in molte lingue, ora sono pronti a diffondere il Vangelo nel mondo.
Il pescatore Giacomo, il fratello di Giovanni, il figlio di Zebedeo, l’apostolo detto “figlio del tuono” per il suo carattere “focoso” partirà per l’evangelizzazione della penisola iberica. 
La Spagna era abitata da popolazioni Celtiche, soprattutto in Galizia dove ancora ai giorni nostri ci sono testimonianze.
Le predicazioni non raggiungono lo scopo! Gli abitanti della Spagna non ne vogliono sapere di seguire la nuova religione.
Tanto che, secondo la tradizione il 2 Gennaio del 40, la Vergine Maria, per confortare l’apostolo deluso e sconsolato per l’inefficienza della sua predicazione, appare vicino alle sponde del fiume Ebro nella città di Saragozza. La Vergine gli dona un pilastro, chiedendogli di edificare nelle vicinanze un tempio in suo onore (Virgen del Pilar). Questa è la costruzione cristiana più antica della Spagna e forse di tutto il mondo.
Ma gli abitanti della Spagna avevano la testa dura e della buona novella continuano a non volerne sapere! Giacomo, completamente deluso da questa esperienza, ritorna a Gerusalemme e sarà una figura di primissimo piano della chiesa primitiva.
I cristiani infastidiscono le autorità, predicano nelle strade e nelle sinagoghe. Il re Erode Agrippa trova il modo si condannarlo a morte per decapitazione nel 44 DC.

Due suoi discepoli Attanasio e Teodoro trasfugano il corpo. Lo caricano su di una barca che andando alla deriva raggiunge le coste di quella Galizia che tante delusioni gli diede in vita.
L’approdo è nel villaggio di Padron nei pressi di Finis terra, la regina pagana Lupa regna in quei luoghi, per  i discepoli quello è il luogo indicato per la sepoltura, chiedono alla nobildonna il permesso di seppellire il corpo di Giacomo.
L’atteggiamento della regina è ambiguo, domanda un parere alle autorità romane, le quali invece imprigionano i due discepoli. Ma questi riescono ad evadere in maniera miracolosa e rocambolesca con l’aiuto di un angelo.
Lupa permette loro di  prendere due buoi selvatici per trasportare il corpo dell’apostolo, la regina si aspetta che i buoi si rifiutino, ma invece miracolosamente diventano mansueti e accettano il giogo per tirare il carro con il cadavere di S. Giacomo, gli animali partono senza guida per una meta sconosciuta.
La regina pagana, alla vista di questo fatto si converte immediatamente al cristianesimo.
Dopo molto tempo di viaggio i buoi sono sfiniti e assetati. Scavano con le zampe e subito l’acqua sorge. Questa oggi è la fonte del collegio de Fonseca in Rua del Franco a Santiago di Compostella.
I buoi ripartono e arrivano in un vicino campo della regina Lupa, li viene seppellito il corpo dell’apostolo. Di esso si perderà la memoria per lungo tempo

Passano quasi 800 anni, la Spagna è non è più pagana, ma gli arabi dominano territorio.
Nel 813 un monaco eremita Pelagio, preavvertito da un angelo, tutte le sere vede della luce sopra un campo abbandonato. Il fenomeno è chiaramente miracoloso.
Insiste con il suo vescovo Teodomiro affinché si facciano verifiche.
Il vescovo accetta, si scava nel campo luminoso (campo delle stelle) e si trova una tomba con tre corpi. Un corpo decapitato e una testa è contenuto in un sarcofago marmoreo con la scritta: “Qui giace Giacomo figlio di Zebedeo e Salomè”. Non può che essere la spoglia di S. Giacomo.
La scoperta della tomba è certamente un segno del destino, la notizia si diffonde rapidamente, inizia il pellegrinaggio alla tomba del santo, si costruisce una cappella, che in seguito diventerà la sontuosa cattedrale di Santiago di Compostella.
La scoperta della tomba dell’apostolo diventa quindi il legante degli abitanti della penisola iberica per la lotta contro gli arabi. E’ il cemento per l’unione dei principi cristiani contro gli arabi.
Infatti due sono le figure iconografiche di Santiago (Santo Yago) tra loro in contraddizione: 
Santiago pellegrino: il povero che predica e converte)
Santiago matamoros: il guerriero sterminatore). Le leggende del tempo affermano che quando le battaglie con gli arabi (Clavijo)  prendevano una brutta piega arrivava Santiago su di un cavallo che con la sua spada faceva strage di mori.
Con la liberazione dalla dominazione araba e con l’avvento del sacro romano impero l’Europa si unisce e i pellegrinaggi diventano sempre più frequenti e diffusi.
Tre le ragioni principali della diffusione dei pellegrinaggi:
1. acquisire indulgenza
2. conoscere il mondo
3. espiare colpe: ai ladri e gli assassini veniva imposto il camino per allontanarli.
Il camino durava anni, almeno un paio.
In una Europa politicamente molto divisa in principati, l’unica entità in grado di rilasciare un lasciapassare rispettato era la chiesa, da qui l’usanza della richiesta della compostela negli hospitales del camino anche ai nostri giorni.
Si dice che il Cammino di Santiago sia il primo pilastro dell’Europa Unita attuale
Gli oggetti distintivi del pellegrino erano:
1. il mantello per coprirsi in cammino e nel sonno
2. il bastone per difendersi da animali e briganti 
3. la zucca vuota da usare come borraccia.
4. la conchiglia che aveva 2 funzioni sia quella di raccogliere acqua per bere ma soprattutto quella di dimostrare, per chi doveva pellegrinare per punizione,  che si era raggiunta la meta: Santiago e l’oceano.

Santiago non è sul mare dista circa 100 km, il pellegrino è solito ad andare a Finis terre per bruciare qualche vestito e abbandonare le sue scarpe. Lo scopo di raggiungere l’oceano è ricordare l’attracco della barca con il corpo dell’apostolo ma anche per finire il viaggio al confine del mondo oltre che raccogliere la conchiglia.
In tutto il Medio Evo il Camino ha registrato un crescendo di successo, ne sono testimonianza le chiese, gli ospedali, e soprattutto i portali scolpiti che insegnavano ai pellegrini la bibbia e in particolare l’apocalisse. Portali delle chiese avevano una funzione didattica insegnavano al pellegrini la bibbia e soprattutto l’apocalisse.  Mentre i pellegrini medioevali, non necessariamente istruiti, erano perfettamente in grado di interpretare anche le allegorie più complesse noi moderni abbiamo grande difficoltà a capire il messaggio. 
Dopo il 1600 (con il rinascimento, la scoperta dell’America, l’introduzione del metodo scientifico) il camino perse di interesse. Un flusso minore ma continuo di pellegrini è comunque continuato ininterrottamente nei secoli.
La rinascita del camino inizia negli anno 60 per merito di Don Elias Valina Sampedro. Egli nel 1958 diventò parroco di Pedrafita do Cebreiro fino al 1980. Egli era un profondo storico del Camino e per ridare un po’ di vitalità al villaggio, iniziò a scrivere guide e soprattutto girare tutta la Spagna con la sua Renault 4, il parroco, fornito di contenitori di vernice gialla, marcava il percorso con la “flecha amarilla”: il Camino de Santiago moderno rinasce.
La visita di papa Woityla che percorse un tratto del cammino nel 1989 a Santiago, la dichiarazione di Cammino Europeo e in seguito i romanzi i film e le trasmissioni televisive ne hanno consacrato il successo.
1985 1990 2000 2010 2012
2000 5000 55000 270000 190000

Il percorso classico, il più noto, quello consigliato per chi vuole fare una prima esperienza di cammino è il Camino Frances. Da S. Jean Pied di Port a Santiago di Compostella. Quello codificato e segnato da Elias Valina passa i Paesi baschi, la Rioja, la Navarra, la Castiglia, Il Leon, la Galizia, è lungo circa 850 km.
Esso è l’incontro di tre cammini che partivano da Vezelay dove ci sono le spoglie di Maria Maddalena, da rue S. Jacques a Parigi e da le Puy en Velay
Importante per noi italiani è il cammino aragonese che inizia da Arles (dai Cimetière des Alyscamps) che viene raggiunta seguendo la costa ligure.
Gli altri camini storici altrettanto importanti oltre il pellegrinaggio alla tomba di S. Giacomo sono:
la via Francigena che partendo da Canterbury attraversa la Francia e arriva a Roma alla tomba di S. Pietro
al sepolcro di Cristo a Gerusalemme

Giores Ciborish

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