Secondo le motivazioni: Stephan Schmidheiny, uno dei proprietari dell'azienda produttrice di cemento-amianto è stato condannato perchè "aveva previsto e accettato che dagli atti compiuti sarebbero derivate molteplici omissioni di cautele contro gli infortuni sul lavoro e una sequela non esattamente calcolabile, ma molto vasta, di patologie amianto-correlate"

Schmidheiny secondo i giudici era consapevole della pericolosita' dell'amianto e fu anzi artefice di un' "opera di disinformazione consapevolmente promossa".
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