martedì 9 luglio 2013

La petizione

In seguito il testo di una importante petizione popolare. L'argomento sono i rifiuti, un altro passetto verso una gestione più corretta nella direzione dello "ZERO WASTE".
L'invito e di aderire.
Informazioni al sito: legambiente (clicca qui)



Al Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta
Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea Orlando
Al Ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni.



Chi produce meno rifiuti deve essere premiato. La nuova tassazione a carico delle famiglie e delle aziende deve essere equa e premiare i comportamenti virtuosi. 

La nuova tassa sui rifiuti, la Tares, rischia invece di aggravare ulteriormente il peso fiscale sugli italiani. È un’ingiustizia.

Il Governo deve rivedere il nuovo tributo sui rifiuti, che deve rispettare il principio europeo “chi inquina paga” e deve essere calcolato solo sulla effettiva produzione di rifiuti indifferenziati, permettendo alle utenze più virtuose di pagare meno.

In Italia la gestione dei rifiuti sta vivendo una fase di grande evoluzione. Sono oltre 1300 i Comuni ricicloni che in tutto il Paese superano l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata, si stanno diffondendo le buone pratiche locali per la riduzione degli imballaggi inutili, sono sempre più numerosi gli impianti di riciclaggio che costituiscono l’ossatura portante della green economy dei rifiuti.

Ma ci sono ancora tanti problemi irrisolti. Continuiamo a produrre troppi rifiuti e a smaltirne quasi la metà nelle inquinanti discariche. In più di settemila Comuni italiani la quantità di rifiuti prodotti è irrilevante nel determinare l’ammontare della tassa, mentre solo alcune centinaia di enti locali fa pagare in base alle quantità effettivamente prodotte grazie alla tariffazione puntuale. Tutto questo è assolutamente inaccettabile.

Oggi è possibile affrontare in concreto la sfida della riduzione, come è riuscita a fare ad esempio la Germania, utilizzando una equa leva economica, introducendo un criterio di giustizia e sostenibilità ambientale e alleggerendo la pressione fiscale sui più virtuosi.
Solo in questo modo si contribuirà davvero a liberare l’Italia dal problema rifiuti, facendo entrare il nostro Paese a pieno titolo in quella “società europea del riciclaggio” alla base nella nuova direttiva europea.

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